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Il fumetto...questo sconosciuto...

Il fumetto...questo sconosciuto...

Autore: I nostri nuovi Comunicatori - Simone Zaccaria
Data: 12/01/2008 18:32:38

"Il Fumetto è arte!"

Con questa criptica ma veritiera frase, "il Grifo", una gloriosa rivista contenitore di fumetti (ed altro) del passato, chiudeva ogni numero con una sorta di galleria finale di grandi artisti e autori.

E' da questo concetto che ho sempre tratto insegnamento, e sulla quale spenderei volentieri due parole, che partono innanzitutto dal lettore che è in me, prima ancora che dall'artista.

Da sempre il fumetto (soprattutto in Italia ) è stato relegato ad un fenomeno per bambini o persone immature,.. o magari considerato un'arte minore..

Niente di più sbagliato!

Ovviamente il discorso prende una piega negativa nel nostro paese.

Siamo obbligati a rivolgere lo sguardo verso altre nazioni, dove la produzione di materiale di valore, a sua volta valorizzata da chi ne usufruisce, lo vive, e ne apprezza tutte le infinite sfaccettature, è a dir poco immensa.

Sono tanti gli artisti nostrani ad essere volati oltralpe o addirittura oltreoceano, dove hanno trovato nuova linfa vitale, apprezzamenti, risorse economiche, e in alcuni casi consacrazione.

Un discorso questo che spesso possiamo affiancare al cinema ;

basti pensare a registi come Ferreri, Antonioni, Fellini, Pasolini, o Nanni Moretti, da sempre idolatrati in un paese come la Francia con festival e iniziative culturali.

Per tornare al fumetto possiamo citare grandi nomi che hanno deciso, o sono stati costretti, a pubblicare o ristampare le loro storie in Francia, Spagna, Belgio o addirittura in paesi come la Germania o la Svezia, se non giungere perfino negli States.

Si potrebbero fare qui giusto alcuni nomi, fra vecchie e nuove glorie dell' arte consequenziale:

Vittorio Giardino, autore completo tra i più apprezzati qui in Italia, attivo sin dal 1979 , e creatore di personaggi come Sam Pezzo, Max Friedman, o la sensuale Little Ego;

ora in pianta stabile in Francia, dove evidentemente ha trovato una migliore armonia..

Un grande autore dimenticato un po' troppo facilmente dai nostri cari editori, ma amatissimo dai nostri cari e più versatili cugini.

Il compianto Hugo Pratt, che di certo non necessita di presentazioni per la sua fama oramai internazionale, che ci ha portato addirittura a vedere recentemente sul grande schermo, il suo alter ego Corto Maltese.

Milo Manara e la sua sensualità che vola lontano.

E tanti sono i nomi che si potrebbero fare di vecchie glorie che si sono ritirate in lidi migliori.

Anche la fiorente nuova guardia di fumettisti nostrani ha deciso di investire le proprie energie altrove, e non è stata di certo a guardare…

Si potrebbero citare i casi di Gabriele Dell Otto, arrivato grazie ad una collaborazione con la marvel italia e la Panini Comics, a disegnare copertine o intere Graphic Novel per la Marvel Americana, passando dall' Uomo Ragno fino a Nick Fury.

Stessa strada percorsa da Alberto Ponticelli, che facendosi notare con la sua etichetta indipendente Shock Studio, viene prima notato e poi distribuito dalla linea Cult Comics della Panini, per approdare infine alla Tod McFarlane Productions, disegnando le storie di Spawn e Sam e Twich.

O Davide Fabbri, che da tempo collabora con la Dark Horse disegnando storie legate al grande affresco dell universo di Star Wars: sua la bellissima miniserie Star Wars :Jedi Council.

Vale la pena citare anche un altro autore, che un diverso percorso ha portato in america a lavorare per la Marvel, dapprima con la Graphic Novel su Silver Surfer, e infine sulle nuove avventure del barbaro per eccellenza Conan;

Stiamo parlando ovviamente di Claudio Castellini, nato all' interno dello staff Bonelli, dove realizzò due mitiche storie per Dylan Dog : "La casa infestata" e Horror paradise" tra il 1989 e il 1990, per poi approdare subito dopo su Nathan never come copertinista ufficiale.

Uno stile quello di Castellini, che qui in Italia non avrebbe trovato tanto respiro, ma che in america ha fatto proseliti per le sue anatomie e muscolature realizzate al massimo dell' ipercinetico.

Molti sono i giovani talenti che abbiamo a disposizione, con idee e soluzioni grafiche simili, che in una cultura editoriale come quella italiana faticherebbero a prender piede se non per prodotti di nicchia o fantomatici "numeri 0".

Dobbiamo forse continuare a leggere storie di supereroi americani, per apprezzare uno stile che ci ha colpito per il suo modo di innestare incredibili prospettive, su altrettanti incredibili corpi ?

Guardare all'oriente per amare inquadrature che parlano in silenzio, miste ad un ritmo ipnotico ma rapido al tempo stesso, degno del miglior cinema d autore orientale?

Perché è questo ciò che giustamente apprezziamo in Italia;

materiale importato da altri paesi che invade il nostro mercato, e a volte blocca, senza volerlo, determinate iniziative editoriali ancora allo stato embrionale o con le spalle troppo piccole.

Ma è questa la formula più sicura…più sicura per tutti(di nuovo, non a caso, l esempio del cinema italiano di oggi torna prepotente nella discussione).

E se invece potessimo avere la possibilità di leggere storie simili, ma di autori nostrani?!

Siamo da sempre un paese di artisti e geniali inventori di noi stessi, che nel mondo del fumetto ha avuto la sua età dell'oro negli anni 60 -70, quando il mercato editoriale di allora era al suo massimo livello di investimento e produzione di genere ( e riecco che torna il cinema in parallelo);

dove nascevano riviste come Alter Alter, Frigidaire, Linus, il Male;

o artisti e sceneggiatori come Andrea Pazienza, Filippo Scozzari, Tanino Liberatore o

Stefano Tamburini, solo per citarne alcuni.

Personaggi che necessitano e nondimeno meritano un eredità.
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